La fermentazione in bottiglia ha lo scopo di rendere il vino frizzante, da cui il nome "prise de mousse". prise de mousse ".
L'imbottigliamento non può avvenire prima del1° gennaio successivo alla vendemmia.
Per ottenere questa fermentazione, al vino viene aggiunto un liquore noto come tirage, composto da zucchero, lievito e un additivo per mescolare.
Lo zucchero di barbabietola o di canna, precedentemente sciolto nel vino, viene aggiunto in ragione di 20-24 g/l a seconda della pressione desiderata, ossia 5-6 kg/cm2 a fine fermentazione.
La pasta madre è una coltura di lieviti selezionati che sono stati acclimatati all'ambiente del vino.
Il coadiuvante (bentonite o una miscela di bentonite e alginato) viene utilizzato per appesantire e intrappolare il deposito di lievito durante la successiva operazione di agitazione.
In base alla normativa che vieta il "travaso " (da mezza bottiglia a jeroboam), il vino sarà venduto nella stessa bottiglia in cui è stato prodotto.
La bottiglia di Champagne, che può essere solo di vetro, deve rispondere a specifiche caratteristiche, tra cui resistere a pressioni molto elevate e a una grande quantità di manipolazioni.
Il tappo per il tiraggio è molto importante. Dopo il riempimento, le bottiglie vengono chiuse ermeticamente con un tappo di polietilene chiamato "bidule " e un tappo a corona, quindi vengono portate nelle cantine dove vengono disposte "su listelli ", cioè sdraiate e impilate, fila su fila.
Alcuni utilizzano ancora i tappi di sughero come tappi di tiraggio. Oggi, nei vigneti, quasi tutte le bottiglie sono conservate in cassette di filo metallico dette "gyropalettes".